Quando la scuola fa danno……
È parecchio tempo che non scrivo sul blog, sempre più compiti e sempre meno tempo da dedicare a scrivere articoli.
Questa mia lettera di sfogo è per informare un fatto gravissimo accaduto a me e mio figlio……
Inizio anno scolastico 2012/2013, prima riunione di classe (II media), assegnazione nuovo tutor, primo colloquio…….
Mio figlio dislessico/discalculo e disortografico, dopo che nel primo anno di scuola media hanno deciso non necessitasse di un PPD, questa volta finalmente mi viene proposto di stabilirne uno completo per aiutarlo nello studio.
Davanti a questa proposta rimango felicemente stupita e addirittura esterrefatta da un primo vero interessamento verso le problematiche dei ragazzi con problemi di DSA ma…… c’è un ma…..
Prima di proseguire vorrei precisare che mio figlio oltre ai problemi sopra citati ha ulteriori problemi emotivi, tanto che fin dalla scuola materna si sono fatti sentire con tanti segnali evidenti e tristemente notati non solo da me ma anche dalle maestre della scuola materna.
Mio figlio ha problemi di balbuzie , ansia anticipatoria, problemi di carenza affettiva che si ripercuotono sulla sua autostima, e su una forma piuttosto grave di bulimia.
La carenza della figura paterna purtroppo ha prodotto tanti danni a livello psicologico di mio figlio, infatti tutti i suoi problemi sono scaturiti da questo padre che non solo lo ha privato economicamente del sostegno (mantenimento) ma peggio ancora, lo ha privato della presenza e dell’affetto necessari per la sua serenità.
Quindi, tornando al primo incontro con il tutor, emerge come un fulmine a ciel sereno, la necessitá di mettere mio figlio a dieta in quanto il suo continuo ingrassare potrebbe causargli danni seri (premesso, giá portato dal dietologo senza aver ottenuto risultati perchè la fame inesauribile che affligge mio figlio è di origine principalmente psicologica e, nonostante siano anni che viene seguito dallo psicologo non siamo ancora riusciti a risolvere il problema).
Vorrei evidenziare il modo in cui mi è stato fatto notare il problema:
“Signora, la professoressa di ginnastica mi ha
Segnalato che Brian ha grosse difficoltá
Motorie a causa dell’incremento del peso, non vorremmo fare intervenire la scuola , dovrebbe portarlo
Da un dietologo per prevenire seri
Problemi a carico del diabete o cardiaci”
Premesso che in un primo momento rimango basita e cerco di capire cosa intendesse dire, chiedo a questo punto, come vorrebbero “far intervenire la scuola”, e lei tranquillamente spiega….
“Signora coi servizi sociali! Se non è in grado di aiutarlo lei ……”
Ora vi chiedo, come vi sareste sentiti voi davanti a una minaccia di questo tipo, si perchè di minaccia vera e propria si è trattata, minaccia/ricatto, e con quale diritto gli insegnanti si permettono di fare questo? Potrei capire e condividere là dove dei genitori più volte convocati manifestano disinteresse per il figlio ma, da un genitore ahimè single , che giá in I elementare senza essere a conoscenza dei problemi di DSA, è corsa da uno psicologo per aiutare il figlio perchè giá erano evidenti le sue problematiche, un genitore che è stato analizzato da ben 3 neuropsichiatri infantili correggendo tempestivamente eventuali errori da me commessi , un genitore che ha sempre presenziato e cercato di collaborare con la scuola per meglio essere coinvolto nel percorso del figlio, insomma di più che avrei dovuto fare?
A questo punto, parlando con difficoltá cerco di far capire al Tutor che il ragazzo è seguito e che la psicologa si è sempre resa disponibile per parlare ai docenti e che, un primo colloquio era giá stato fatto l’anno precedente e sono più che certa della correttezza nello spiegare la situazione da parte della psicologa.
Ovviamente la sera stessa contatto la psicologa e la informo del fatto, il giorno dopo le parlo al telefono e lei stessa rimane inorridita da questo atteggiamento ingiustificato da parte dei professori.
Avviene un incontro fra il Tutor e la psicologa , incontro in cui presenzio, la psicologa sottolinea i problemi emotivi/comportamentali di mio figlio, spiegando che tenterá di lavorare maggiormente sul discorso dieta ma di non “azzardarsi” a contattare servizi sociali visto che il ragazzo è sempre stato seguito adeguatamente, sottolineando il mio ruolo essenziale nel aiutarlo in tutto il percorso intrapreso fino a quel momento ( ha sottolineato quanto sia un’ottima madre).
Anno scolastico 2013/2014 dopo un fine anno scolastico discreto, si riparte con il piede sbagliato perchè, dopo essersi visto assegnare insufficienza in matematica (materia insegnata dal suo tutor con cui aveva una media del 7), data a suo dire per stimolarlo a impegnarsi di più (concedetemelo scelta idiota se pensiamo a un ragazzino su cui abbiamo sottolineato per tutto l’anno scolastico ogni minimi obiettivo raggiunto proprio per aumentargli autistima , si sono visti i risultati disastrosi di tale scelta), mio figlio ha mostrato TOTALE DISINTERESSE verso lo studio e in primis verso le materie del tutor…..
Primo quadrimestre tutte le materie risultano insufficienti, ovviamente come madre mi sento in diritto di punirlo per stimolarlo a migliorare i voti, su consiglio degli insegnanti chiedo aiuto ulteriore alla psicologa per stimolarlo , non mancano ovviamente di sottolineare che deve dimagrire (forse non conoscono il significato della parola BULIMIA).
Mio fa 2 incontri con la psicologa, al termine del secondo incontro mi chiede di parlare senza la presenza del ragazzo, vengo a conoscenza che il giorno precedente lei e il tutor si sono parlate al telefono e che il tutor ha sottolineato di non poter più tenere bloccato il discorso assistenti sociali in quanto (non so chi di loro) pretende un loro intervento.
Scioccata senza nemmeno la forza di parlare acconsento alla proposta della psicologa di anticiparli facendo intervenire un collega assistente sociale praticante nella stessa struttura (Istituto Don Gnocchi di Milano), da fine dicembre non dormo più, mangio saltuariamente, e piango…..
Ora sapete il dramma che sto vivendo, se qualcuno ha dei consigli sono ben accolti.
Visto che ci sto rimettendo la salute, è mia intenzione aiutare mio figlio a uscire quest’anno da quella scuola maledetta ma ho anche intenzione di far querela per percuzione o simili, se qualcuno avesse nozioni legali per darmi consigli ve ne sarei grata, e visto che non posso permettermi un avvocato se conoscete delle strutture che potrebbero darmi assistenza mi sarebbe molto utile!
AIUTATEMI PERCHÈ NON ACCADANO PIÙ CERTE COSE!