Il vademecum sulla dislessia 1

Proprio ieri ho avuto modo di rispondere ad un messaggio ricevuto qui, dove una mamma mi manifestava la sua perplessità e preoccupazione sul  PDP, premesso che devo scusarmi per un’errata corrige nella mia risposta (ho scritto vadevecum invece che vademecum), ho ritenuto di aiutarla indirizzandola alla lettura di questo utilissimo strumento facilmente reperibile sul sito (ve lo segnalerò fino alla nausea scusatemi) dell’AID ITALIA.

http://www.aiditalia.org/upload/vademecumpdf_1.pdf

Cliccando sul link sopra potrete leggere il testo per intero relativo all’argomento in oggetto, da questo testo personalmente ho evidenziato alcuni punti essenziali dove sia gli insegnanti che i genitori spesso dovrebbero tenere sempre presente per aiutare i ragazzi.

Ci sono direttive ben precise che possono far comprendere quali sono i diritti su cui noi genitori dobbiamo far pressione perchè vengano rispettati, non solo per aiutarli nello studio ma anche a livello emotivo.

Quali sono i problemi sociali ed emotivi collegati ad alunni
con DSA?
Frustrazione: è determinata dall’incapacità di tali alunni (che sottolineiamo ancora, hanno un’intelligenza nella norma) a soddisfare le aspettative. I loro genitori e gli insegnanti vedono un bambino intelligente ed entusiasta che non
riesce a imparare a leggere e a scrivere. Sempre più spesso i dislessici e i loro genitori si sentono ripetere: “eppure è così intelligente, se solo si impegnasse di più”. Ironicamente nessuno sa quanto duramente i bambini dislessici ci provino.
Ansia: spesso la costante frustrazione e confusione a scuola rende questi bambini ansiosi. L’ansia è esacerbata dalla disomogeneità che caratterizza il quadro della dislessia. L’ansia fa sì che i bambini evitino tutto ciò che li spaventa e spesso insegnanti e genitori interpretano questo comportamento come pigrizia.

Rabbia: la frustrazione può provocare rabbia. Il bersaglio della rabbia può essere costituito dalla scuola, dagli insegnanti, ma anche dai genitori e dalla madre in particolare. Mentre per un genitore può essere difficile gestire queste situazioni, spesso, il tutoraggio da parte di coetanei o di ragazzi poco più grandi può rivelarsi uno strumento efficace di intervento e di aiuto.

Immagine di sé: durante i primi anni di scuola ogni bambino deve risolvere i conflitti tra un’immagine di sé positiva e i sentimenti di inferiorità, provocati dalle
difficoltà nell’apprendimento. I bambini dislessici, infatti, andando incontro ad insuccessi e frustrazioni, si fanno l’idea di essere inferiori agli altri bambini e che i loro sforzi facciano poca differenza; spesso si sentono inadeguati ed incompetenti.
Depressione: i bambini dislessici sono ad alto rischio di provare intensi sentimenti di dolore e sofferenza. Forse a causa della loro bassa autostima, i dislessici temono di sfogare la loro rabbia verso l’esterno e quindi la rivolgono verso se stessi. Il bambino depresso può diventare più attivo e comportarsi male per mascherare i sentimenti di dolore.

Ecco partendo da queste premesse, bisogna tutelare i nostri figli perchè non debbano trovarsi a vivere tutto quanto descritto sopra, l’autostima è di fatto la prima cosa che viene a mancare ai ragazzi DSA, ma legata ad essa poi si sviluppano intorno (andando ad aggravare il disagio) tutti i punti sopra citati, che sono poi la normale conseguenza là dove non si agisce tempestivamente con un percorso personalizzato.

Sono 2 anni che mi lamento del fatto che mio figlio non riesca a prendere nota dei compiti e che per questo motivo, ogni santo pomeriggio, ci ritroviamo a chiamare mezza classe per arrivare ad avere un quadro attendibile e completo dei compiti, ebbene la soluzione sarebbe semplicemente scrivere alla lavagna i compiti assegnati, ma anche quando qualcuna lo fa ecco che cancellano immediatamente il tutto non appena arriva l’insegnante della lezione dopo, eppure sempre il vademecum cita:

• Se è necessario scrivere alla lavagna (possibilmente in stampatello maiuscolo), assicurarsi che le cose scritte alla lavagna rimangano fino a quando tutti gli alunni hanno copiato.

Insomma, dentro questo documento potrete trovare tutte queste informazioni che vi potrebbero guidare quando dovete confrontarvi con le insegnanti.

Visto che questo strumento è veramente interessante ho deciso che scriverò altri articoli prendendo spunto da questo documento.

Vi auguro una felice giornata a tutti

 

Sonia

 

Questa voce è stata pubblicata in Dislessia/dyslexia/dislexia/Dyslexie/dyslexie e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

4 risposte a Il vademecum sulla dislessia 1

  1. Pingback: Il vademecum sulla dislessia 1 | miofigliodislessico

  2. Daniela ha detto:

    Grazie! Oggi sono tanto avvilita e ho per l’ennesima volta pianto, ma leggendoti mi sono sentita meno sola … Posso chiederti consigli? Daniela, mamma di Thomas, 11 anni, !^ Media, DSA su base disprassica.

  3. isabella ha detto:

    Concordo sul fatto che la cosa più importante sia salvaguardare l’ autostima dei nostri figli. Ho scoperto da poco il mondo della dislessia e anch’io ho il problema delle consegne scritte a metà. Spero di trovare consigli in tutto il web perché sono un po’ spaventata.

Lascia un commento